Come in ‘The Terminal’, la storia dell’anziano Arnaldo abitante dell’aeroporto

Questa storia molto particolare che ha avuto luogo in Italia racconta una grande solitudine. Nell’estate del 2023, Arnaldo ha scelto l’aeroporto Marconi come suo rifugio. Con i suoi 83 anni, il signore elegante e con la sua valigia sono diventati familiari nel via vai dell’aeroporto di Bologna. Non aveva una destinazione precisa, era solo in ricerca di un luogo accogliente. E pare che l’abbia trovato.

 la storia dell'anziano Arnaldo abitante dell'aeroporto

Originario della Sicilia ed ex consulente vinicolo, Arnaldo si è trovato in difficoltà negli ultimi anni, soprattutto dopo essersi ritirato. Non poteva più permettersi un appartamento a Bastiglia, in provincia di Modena. Ha cercato aiuto nei servizi assistenziali della sua città natale, ma successivamente ha deciso di trovare rifugio nell’aeroporto di Bologna.

 la storia dell'anziano Arnaldo abitante dell'aeroporto

In estate, dormiva all’aperto per non disturbare, ma con l’arrivo del freddo ha trovato riparo all’interno dell’area check-in, dove ha scoperto una bellissima umanità, come riportato da Repubblica, dove si è raccontata inizialmente la sua storia.

Il personale dell’aeroporto ha deciso di donargli un sacco a pelo, e da tempo gli offre caffè e pasti durante il giorno. Le hostess e gli steward si prendono cura di lui, si preoccupano di come sta e come passa il tempo. Arnaldo ha sempre a disposizione un quotidiano in edicola per passare il tempo in aeroporto.

Le sue giornate sono scandite dall’incontro con piloti, passeggeri e chiunque sia di passaggio lì all’aeroporto. La sua storia ricorda a tratti il personaggio interpretato da Tom Hanks in “The Terminal”, anche se Arnaldo non è di certo bloccato in aeroporto. “Pensavo che il mondo fosse freddo e cinico. Ora so che non è così dappertutto. Ma mi piacerebbe comunque avere uno spazio tutto per me: una stanza, un fornello. So cucinare molto bene”, ha raccontato Arnaldo.

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Dopo alcuni mesi, però, Arnaldo è stato preso in carico dai servizi sociali del Comune di Bologna e dal 19 marzo di quest’anno è ospitato in un hotel della città, una sistemazione temporanea. Prossimamente si terranno colloqui per valutare possibili soluzioni a lungo termine.

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