Figli ingestibili al ristorante: proprietario invita la madre a portarli via, le sue parole sono da applausi
Essere un buon genitore comporta, senza ombra di dubbio, un impegno intenso e costante da mantenere sia dentro che fuori casa. Un ruolo di importante responsabilità che acquisisce ancora maggiore valenza quando ci si interfaccia con gli altri nei più svariati contesti sociali. Contesti sociali che costituiscono senz’altro un vero e proprio banco di prova in grado di stabilire il livello educativo di un bambino e la conseguente capacità di un genitore nel saper gestire attitudini comportamentali ed eventuali intemperanze del figlio stesso. A tal proposito, ne sa sicuramente qualcosa la famiglia protagonista della storia di cui stiamo per parlarvi. La storia di una madre recatasi in un ristorante coi suoi cinque figli che, a causa del loro indisciplinato comportamento, è stata costretta a portarli via dietro insistenza del proprietario stesso. Approfondiamo insieme tutti i dettagli di questa vicenda.
Portare a mangiare fuori dei bambini può essere, sicuramente, fonte di gioia ma al tempo stesso anche di forte stress. L’impegno necessario nel saper gestire eventuali capricci dovuti ai lunghi tempi di attesa o alla noia di dover restare fermi e tranquilli al tavolo è un fattore da prendere sicuramente in considerazione quando li si porta in un ristorante. D’altra parte, ci si rende benissimo conto che un certo livello di tolleranza verso eventuali intemperanze infantili sia tranquillamente concesso.
Ciò nonostante, ci si attenderebbe da parte dei genitori stessi il massimo della volontà e dell’impegno nel tentare di contenere qualsiasi eccesso comportamentale dei propri figli. Questo ovviamente per consentire ai lavoratori di svolgere tranquillamente le proprie mansioni e agli altri commensali di potersi gustare pacificamente il proprio pasto.
Tutto ciò, a quanto pare, non si sarebbe verificato in un ristorante in Spagna. E più precisamente presso la caffetteria Forum Sweet Pastelería, a Granada. Qui, la madre di cinque figli è stata costretta dal proprietario a lasciare il locale a causa del comportamento estremamente indisciplinato dei propri bambini. Amareggiata per il trattamento subito, la donna di nome Paloma, attraverso il suo account Twitter @soycamarero, non ha esitato nel raccontare lo spiacevole episodio verificatosi. La donna si è fortemente lamentata del proprietario del ristorante, giudicato estremamente intollerante nei confronti dei figli, a suo avviso soltanto un pò vivaci.
Di seguito, un estratto della recensione negativa rilasciata dalla donna:
«Luogo NON ADATTO AI BAMBINI. Siamo andati a fare merenda con cinque bambini ed ognuno ha ordinato la sua bevanda. Quando hanno finito sono andati a giocare fuori. Ad un certo punto, un bambino ha toccato il muro con il piede e il proprietario del ristorante ci ha chiesto di andare via.”
La donna inoltre si è lamentata del giudizio di cattiva madre che le sarebbe stato attribuito, accompagnato dall’invito a mettere la museruola ai propri figli. Paloma ha concluso affermando che forse sarebbe il caso di specificare che in quel locale i bambini non sono ben accetti al fine di evitare in futuro altre spiacevoli situazioni.
“Non vogliamo che i bambini passino tutto il giorno con cellulari e tablet. D’altra parte, però, il tipo di società in cui ci stiamo evolvendo dove le risate dei giochi dei bambini danno fastidio non ci offre molte altre opzioni.“
Ovviamente, la replica da parte della direzione non è tardata ad arrivare:
“I bambini possono giocare e gridare quanto vogliono, sono bambini per questo. Ma quando i bambini prendono ripetutamente a calci il muro finché non diventa nero o quando lanciano una lavagna contro un vetro e la appendono ad un supporto di legno col rischio di rompere entrambi, la cosa più logica e normale è che, come proprietario del locale, chieda ai loro genitori di controllarli”.
Ed ha concluso dicendo:
“Sopportate i vostri figli a casa ed insegnate loro il rispetto e l’educazione perché non tutto è concesso.”
E voi, cosa ne pensate in merito?
