Lei è Glaucia, madre della piccola Emily e di Cotinha di 70 anni: una famiglia molto speciale

Glaucia Santos è una donna di 35 anni, madre di due figli: Emily, di 10 anni, e Cotinha, di 70 anni. Proprio così, avete letto bene. Si tratta di una storia abbastanza complessa, come è comprensibile, e andremo raccontandola passo passo per capire come la giovane donna sia diventata mamma di una 70enne.

Glaucia, madre della piccola Emily e di Cotinha di 70 anni

Nel 2010 lavorava come infermiera presso l’ospedale Beneficência Portuguesa di Araraquara, nell’entroterra di San Paolo. Nei primi giorni di lavoro, ha incontrato Cotinha. Era stata ricoverata all’ospedale dopo essere stata investita da un camion. Nessuno conosceva la sua storia e non aveva nessuno che la seguisse. Nell’incidente aveva perso la capacità di parlare.

All’ospedale raccontano alla donna che in realtà la struttura era la sua casa e non se ne era mai andata. Tra Glaucia e Cota è nata una certa vicinanza. Indipendentemente dal turno in cui lavorava, le preparava la cena o il caffè. La svolta, però, è avvenuta nel 2018 quando l’ospedale è fallito e l’operatrice sanitaria ha perso il lavoro. Emily, la figlia, aveva allora un anno e quattro mesi. Glaucia a quel punto era una madre single, senza lavoro, e si preoccupava anche per il destino di Cotinha.

Glaucia, madre della piccola Emily e di Cotinha di 70 anni

L’anziana era stata trasferita in una struttura di cura ma non stava bene lì con gli altri anziani. Glaucia non voleva che Cotinha passasse attraverso questa fastidiosa esperienza. L’anziana aveva un modo di comunicare particolare, ovvero con la sua bambolina. “Sapevo che dovevo portarla via da lì. Ho chiesto di portarla a casa con me, dicendo che mi sarei presa cura di lei fino a quando l’ospedale non fosse riaperto”, racconta Glaucia. Quel giorno qualcosa cambiò. Era la prima volta che Cotinha aveva una vera casa e una famiglia.

Glaucia, madre della piccola Emily e di Cotinha di 70 anni

Cota è molto intelligente, ma non ha ricevuto la fisioterapia corretta e parla poco. L’anziana, essendo stata una bambina molto piccola quando subì l’incidente, aveva imparato che la frase “poverina” era una forma di affetto. Dopo qualche settimana iniziò a chiamare la sua giovane amica “mamma”. All’inizio fu molto difficile. “Ero disoccupata e dovevo prendermi cura di due figlie da sola. In quei momenti difficili, capii quanto fosse speciale Cotinha. Lei ed Emily si sono subito trovate d’accordo, litigando e amandosi come sorelle”.

Dopo 50 anni in ospedale, questa anziana, finalmente, ha una famiglia. Non aveva documenti, era come se non esistesse. “Sono riuscita a darle non solo un certificato, ma anche il mio cognome”, afferma Glaucia. Al momento sta lavorando per adottarla legalmente, il che sarebbe un caso unico al mondo di adozione di un anziano.

Pare anche che questa storia sarà anche un film. Le riprese sarebbero anche iniziate, dato che l’intenzione era di fare un cortometraggio, ma il budget non è stato ancora completamente raggiunto. “Sarà bellissimo vedere la nostra vita rappresentata sullo schermo”, ammette la donna.

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