“È il suo momento preferito”, una mamma e il suo bambino vanno ogni giorno in bici per ore
Cosa fa una madre per il proprio bambino, si può immaginare ma stiamo parlando di un rapporto profondo e speciale. In questa storia, che ha luogo in quel di Santa Catarina, in Brasile, una madre porta ogni giorno suo figlio in bicicletta, per alleviare il suo stress. Il piccolo soffre di un disturbo dello spettro autistico ma grazie a sua madre, Suellen, può contare su una routine di cure davvero speciale.
Ogni giorno Suellen esce di casa alle 13:30 e va in bicicletta con Gabriel, il suo amato figlio, e passeggiano fino alle 16 circa. Diverse ore di relax e serenità. Poi, sempre insieme, tornano a casa, consumano un pasto veloce e continuano il loro giro in bicicletta per altre due ore circa. “È appassionato di biciclette, il suo giocattolo è un pezzo di una vecchia bicicletta che usa per girare i pedali e guardare la ruota muoversi” , ha raccontato la madre.
Suellen fa di tutto per regalare momenti di gioia al suo bambino. Quando era ancora più piccolo, la donna lo metteva su una sediolina per trasportarlo più comodamente. Oggi gira in bici con Gabriel davanti a sé, sollevandogli le gambe affinché i sandali di suo figlio non arrivino sull’asfalto.
Oltre ad amare le biciclette, Gabriel ama anche gli autobus, in particolare gli scuolabus gialli. Si tratta di quei mezzi che sicuramente avremo visto nei film americani o, se è capitato, nelle nostre città. La madre del bambino ha memorizzato l’ora in cui passano per le strade e porta sempre Gabriel all’autobus con la sua bicicletta, solo per far felice suo figlio. Vuole sempre vederli passare, questi enormi mostri gialli.
Se un giorno non passano gli autobus, non diventa di certo un problema. Suellen, infatti, in alternativa, porta il suo bambino alla stazione degli autobus dove Gabriel può divertirsi guardando questi grandi veicoli.
Gabriel purtroppo ha una grave condizione autistica. Il bambino, infatti, ha bisogno di attività che siano rilassanti. Le passeggiate in bici sono la sua parte preferita della giornata ed è stato il modo più efficace che la madre abbia trovato. Questa madre premurosa non ha affrontato un percorso facile finora. Quando ero incinta di sei mesi del piccolo Gabriel, i test hanno mostrato che testa fosse più grande del normale. Ovviamente la notizia è stata devastante. I medici dicevano che Gabriel non avrebbe parlato né camminato e che avrebbe vissuto in uno stato vegetativo.
A Suellen fu consigliato l’aborto. Lei però non considerò questa possibilità e andò avanti con la gravidanza, aspettando con ansia il suo bambino. Così, Gabriel è nato e ha dovuto rimanere in terapia intensiva per quasi due mesi, ricevendo farmaci e sottoponendosi ad esami complessi. “Era uno problema dopo l’altro, non sapevo cosa potesse significare nella sua vita”. Dopo diverso tempo, Gabriel è tornato a casa. Nonostante molte sfide e notizie devastanti, Suellen ha deciso di metterci il massimo dell’impegno per crescerlo.
A due anni il bambino riesce a muovere i primi passi, sfidando la diagnosi medica. Questo grande risultato è stato il frutto di tanta fisioterapia e, soprattutto, di affetto. Con molta dedizione da parte di Suellen, di tutta la famiglia e dell’APAE di Garuva, dove era iscritto, Gabriel è cresciuto sano, nonostante i suoi limiti. La madre si ricorda del primo momento di dialogo col suo bambino. “Mi ha chiamata ‘mamma’ e mi sono emozionata subito, è stato inaspettato. Gli ho chiesto di ripeterlo, ma non lo ha fatto. Solo dopo un po’… È l’unica parola che dice, ma per me è tutto”.
Suellen, insieme al padre di Gabriel, porta avanti il suo amore e con forza di volontà continua a fare di tutto per il suo adorato figlio.