Donna indigena si laurea con una tesi scritta in “nahuatl”, lingua d’origine messicana che ha voluto celebrare
Uno dei traguardi nella vita che molti aspirano a raggiungere è rappresentato, sicuramente, dal conseguimento di un titolo di studi. Un titolo che risulti, possibilmente, in linea con le aspirazioni e le attitudini che maggiormente ci contraddistinguono. Un percorso di studi completo che, per quanto lungo e non privo di difficoltà, esprima al massimo il nostro più elevato potenziale e le nostre più identificative aspirazioni. Proprio come è accaduto alla protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. La storia di una giovane donna indigena che, nel conseguire la sua laurea in Educazione Primaria, ha voluto celebrare la sua lingua natia, il nahuatl. Essa, secondo l’Università Autonoma dello Stato di Hidalgo, rappresenta la lingua indigena messicana più parlata. Approfondiamo insieme tutti i dettagli di questa vicenda.
Lei è Dina Adriana Cardoso, una giovane donna indigena che è rimbalzata agli onori della popolarità social per essersi distinta in sede di laurea. Il titolo di studi conseguito in Educazione Primaria, presso Università Pedagogica Nazionale di Morelos (Messico), è meritatamente giunto in seguito ad un percorso lungo ed impegnativo. Un traguardo culminato con la messa in risalto e la celebrazione delle proprie origini. La tesi redatta dalla studentessa è stata infatti scritta in nahuatl, lingua indigena messicana largamente diffusa e parlata.
Dina, originaria di Ahuehuepan, un comune di Tepecoacuilco in Guerrero, ha presentato la sua tesi dal titolo “La celebrazione, una proposta didattica per valorizzare e rivitalizzare la lingua nahuatl“. Essa aspirava ad omaggiare le proprie origini, messe in risalto fra l’altro dall’abito tipico della sua comunità, indossato proprio in occasione della sua tesi.
Il suo percorso di studi in Educazione primaria per l’Ambiente indigeno richiedeva, infatti, la capacità di parlare una lingua indigena. Un obiettivo che Dina ha raggiunto con il massimo impegno e la più ferma perseveranza. Un traguardo che non ha mancato di suscitare elogio ed ammirazione da parte di un gran numero di utenti del web.
In particolare, uno di essi ha espresso su Facebook tale sentito rammarico:
“Per me è un peccato che lingue come il nahuatl e tante altre non abbiano costituito materia di studio per interi decenni”
Speriamo che l’esempio rappresentato da Dina possa essere motivo di ispirazione per altri studenti nel voler approfondire lo studio e la conoscenza di tante altre culture nel mondo.