La lotta di una madre per l’inclusione: “fa male vedere mia figlia autistica rifiutata dagli altri bambini”

Questa è la storia commovente di Jescika Marques dos Santos Nogueira e sua figlia Yasmin, una bambina di 5 anni affetta da autismo. Ha suscitato emozioni e riflessioni sulla necessità di promuovere l’inclusione e l’empatia nei confronti dei bambini con limitazioni.

figlia

Il cuore di Jescika si spezza ogni volta che vede la sua dolce Yasmin seduta triste sul marciapiede, respinta dagli altri bambini del quartiere. La piccola, non verbale a causa dell’autismo, lotta per comunicare e interagire con i suoi coetanei, il che la rende vulnerabile al rifiuto e all’esclusione.

Yasmin, seguita da specialisti tra cui un neurologo pediatrico, un logopedista e uno psichiatra, assume persino quattro tipi di farmaci, compresi quelli per il sonno. La madre si impegna con tutto il cuore per garantire il benessere della figlia, ma la sfida più grande è l’inclusione sociale.

figlia

Jescika denuncia il fatto che molte volte sono i genitori stessi a non insegnare ai propri figli come interagire con bambini diversamente abili. Racconta con amarezza di episodi sconvolgenti in cui Yasmin è stata oggetto di cattiverie, come quando dei ragazzi hanno versato alcol sulle sue mani mentre giocava in casa propria.

La madre ribadisce l’importanza di educare i bambini alla compassione e all’empatia. Nonostante le difficoltà, trova conforto nella scuola, dove Yasmin è accolta con amore e comprensione da parte degli insegnanti e dei compagni di classe. Tuttavia, Jescika teme il futuro, quando dovranno affrontare il cambiamento di scuola e le nuove sfide che comporta.

figlia

Mentre la madre affronta il rifiuto nel quartiere, si dedica con amore a creare momenti felici per Yasmin a casa. Nonostante il dolore, Jescika mantiene una forza interiore per sostenere la figlia e incoraggiare gli altri genitori a educare i propri figli sull’importanza dell’inclusione.

Leggi anche Proprietario di un negozio si prende cura della figlia di una sua dipendente affinché la madre possa lavorare

Articoli correlati