La ragazza muore e dona tutti i suoi organi per salvare decine di vite

Donare gli organai è un gesto di grande civiltà e dimostra sensibilità e amore verso il prossimo. Permettere che alcune parti di te continuino a vivere dopo la morte può salvare esseri umani e concede loro di vivere dignitosamente nonostante la malattia. Ci sono milioni di persone in lista d’attesa per ricevere organi per migliorare la loro condizione di salute. Tanto stanno facendo le politiche sociali per sensibilizzare l’opinione pubblica ma le storie di vita vera sono più efficaci di qualsiasi campagna.

Non è sempre facile per i familiari però accettare la decisione di donare gli organi. É quello che è successo a Nazia Majeed, che ha perso la figlia Maham Majeed. Dopo la morte della ragazza a 21 anni, ha scoperto che sua figlia si era iscritta al Programma di donazione di organi quando aveva raggiunto la maggiore età.

Maham era una giovane donna generosa, empatica e dedita agli altri. Studiava infermieristica all’università e sognava una vita piena e serena restando al servizio dei più sfortunati. Purtroppo i suoi sogni si sono infranti in pochissimo tempo ma la sua scelta coraggiosa è la testimonianza del suo amore verso il prossimo.

Maham ha ricevuto postumo il premio dell’Ordine di San Giovanni per la donazione di organi. La sua famiglia ha ritirato l’onorificenza con grande emozione e orgoglio.

Nazia afferma che è molto importante sostenere le campagne di sensibilizzazione sulla donazione di organi e su come questa scelta possa cambiare la vita degli altri: “non ha senso seppellire qualcosa che può dare la vita”.

La scelta di diventare donatori, nonostante la tragedia di una perdita, è un gesto di grande civiltà e di amore verso la vita e il prossimo permettendo a tanti che affrontando un percorso di dolore e malattia, di vedere una luce di speranza in fondo al tunnel.

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