Operaio non viene pagato per il lavoro svolto in cantiere quindi decide di demolire tutto con il martello pneumatico
Il lavoro è necessario non solo all’essere umano per poter sopravvivere ma anche a tutta la società. Infatti nel corso dei secoli molte figure professionali e di conseguenza lavori, sono stati inseriti nella società. Queste aggiunte dipendono da una richiesta specifica del mondo e del lavoro stesso. Ogni rapporto di lavoro si basa su un equo scambio che va rispettato. Proprio per questo motivo un operaio che non viene pagato dal suo datore di lavoro, si reca in cantiere e distrugge il suo operato utilizzando un martello pneumatico.
Quando si firma un contratto di lavoro i termini di questo possono essere riassunti in modo semplice. Il lavoratore mette a disposizione il proprio operato ed il suo datore di lavoro lo ricompensa dal punto di vista economico. Se una delle parti viene meno a questo accordo, è possibile rescindere il contratto. Un giovane operaio vicentino ha deciso di utilizzare un altro metodo.
Lunedì 22 aprile a Vicenza un giovane operaio edile si è recato sul suo posto di lavoro. L’intento del giovane non era quello di portare a termine il lavoro, bensì di distruggere quello fatto. Il ventiseienne protagonista di questa vicenda è un operaio che per diverso tempo ha prestato la sua opera presso un cantiere in via Bellini a Vicenza.
Secondo quanto riferito dal giovane agli agenti di polizia intervenuti sul posto, il suo datore di lavoro, nonostante i diversi solleciti non ha saldato lo stipendio per il lavoro svolto. Dunque, la mattina del 22 aprile il giovane ha preso in mano la situazione. Una volta giunto nel cantiere ha imbracciato un martello pneumatico ed ha iniziato a distruggere i muri e le strutture costruiti da lui in quelle settimane.
I colleghi hanno provato a tranquillizzare il giovane, ma vista la situazione di estrema tensione, hanno chiamato le forze dell’ordine. I poliziotti una volta giunti al cantiere sono riusciti a tranquillizzare il giovane. I colleghi ed il datore di lavoro hanno deciso di non sporgere denuncia verso il giovane operaio che è stato rapidamente rimborsato per il lavoro svolto in quelle settimane.
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