Una lettera piena d’amore quella rivolta da un giovane al suo amatissimo cane
È innegabile come l’affetto, l’amore, la dedizione e la cura caratterizzino l’indissolubile legame tra un cane ed il suo proprietario. Un rapporto che, nella stragrande maggioranza dei casi, risulta paragonabile a quello che si instaura tra familiari stretti o migliori amici. Non a caso, la definizione più calzante in grado di cogliere al meglio l’intensità di tale rapporto è proprio la seguente: ‘il cane è il migliore amico dell’uomo’. Una verità incontrovertibile. Una verità che, però, trascina dietro di sé un caleidoscopio di emozioni non sempre positive. Esistono infatti, anche in questi casi di amore sincero, note stonate destinate, purtroppo, a fini poco liete. Proprio come è accaduto ai due protagonisti della storia che stiamo per raccontarvi. La storia di un cane e del suo padrone che, a causa delle sue scarse risorse economiche, si è visto costretto a dare via il suo fedele compagno di avventure.
La storia del cane Milo e del suo proprietario è rimbalzata agli onori delle popolarità social grazie all’organizzazione no profit LifeLine Animal Project. Tale organizzazione ha voluto rendere pubblica la triste e sofferta decisione presa dal padrone di abbandonare il suo Milo in un canile. Motivazione legata all’impossibilità di prendersene degnamente cura. Il cane è stato lasciato in uno spazio sicuro e privo di pericoli ed insieme a lui hanno ritrovato anche una lettera che spiegava chiaramente il motivo dell’abbandono.
La lettera iniziava così:
“Per favore, non giudicatemi. Sono un semplice essere umano che cerca di fare del suo meglio per il suo amatissimo cane. Sono senza casa e non posso soddisfare i bisogni di Milo.”
Per quanto sofferta, l’uomo era consapevole del fatto di non avere altra scelta se non quella di affidare il suo fedele amico alle cure di un rifugio. Nella lettera, il padrone ha inoltre specificato quanto Milo sia un cane docile e tollerante verso gli altri animali. Che ama masticare gli ossi e che ha otto anni e mezzo.
I responsabili dell’organizzazione hanno tentato di mettersi in contatto con l’autore della lettera. Il loro intento era quello di sostenerlo per evitare la triste separazione dal suo amato Milo. Si sa, infatti, che la lotta affrontata da un animale sia direttamente proporzionale alle difficoltà incontrate dal suo padrone nella vita.
Infine, si è colta anche l’occasione di estendere un importante invito a chiunque sia nelle condizioni di farlo: adottare i tanti animali che ancora non hanno una casa ed una dolce famiglia da amare.