Vedova ed ex raccoglitrice di gomma riesce a far laureare 11 figli
Mettere al mondo dei figli costituisce, senza ombra di dubbio, una delle responsabilità più gravose ed impegnative che una persona possa assumersi nell’arco della propria vita. Un impegno costante e non privo di difficoltà che rende il ruolo del genitore di grande rilevanza per il raggiungimento del benessere psico-fisico del proprio figlio. Difficoltà che si acuiscono ed assumono dimensioni ancora più gravose quando si è costretti a fronteggiare problematiche anche di natura economico-finanziaria. Proprio come il caso della coppia protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. La storia di due genitori che, attraverso enormi sacrifici, hanno consentito ai loro figli di studiare e conseguire una laurea. Approfondiamo insieme tutti i dettagli di questa meravigliosa vicenda.
Marlene da Costa Maciel, originaria dello stato dell’Acre, in Brasile, è un’ex raccoglitrice di gomma e madre di ben 14 figli, 9 maschi e 5 femmine. Insieme al marito, Marlene ha deciso di lasciare il lavoro presso la piantagione di gomma e di trasferirsi in una proprietà rurale nel comune di Cruzeiro do Sul, in cerca di una vita migliore.
Queste le parole della donna che motivano la decisione intrapresa:
“Mio marito ha sempre sostenuto che o mandava tutti a scuola, oppure non mandava nessuno. Abbiamo piantato molta terra per produrre farina. Chi studiava la mattina lavorava nel pomeriggio e chi studiava il pomeriggio lavorava la mattina. Quelli che studiavano nel pomeriggio uscivano di casa alle 10.30 e arrivavano solo alle 20.”
Una vita colma di sacrifici e di gravosi impegni che però, alla fine, può vantare il raggiungimento di importanti traguardi. Ben 11 figli sono riusciti a diplomarsi al college mentre 2 stanno ancora completando il loro percorso di studi. Il più piccolo è in procinto di iniziare l’istruzione superiore. Un meraviglioso esempio di dedizione allo studio che si è tradotto con sicure ed importanti carriere professionali.
Purtroppo, il marito di Dona Marlene è morto nel 2015, senza riuscire a godere del successo raggiunto dalla sua meritevole ed unita famiglia.
Uno dei figli, Geovane Maciel, impiegato della Polizia Civile di Cruzeiro do Sul, ricorda così quegli anni difficili:
“Oggi ne parliamo ridendo, ma all’epoca non è stato affatto semplice. Immagino quanto abbia sofferto mia madre. Poiché non c’erano abbastanza vestiti per tutti, quelli che studiavano nel pomeriggio aspettavano che i loro fratelli arrivassero da scuola per ritirare i vestiti e le scarpe.“
Ed ha aggiunto:
“Siamo molto orgogliosi di nostra madre. Abbiamo frequentato l’università e la maggior parte di noi ha un buon lavoro. Questo è stato grazie a Dio, al nostro impegno e, soprattutto, allo zelo di nostra madre che ci ha sempre incoraggiato a cercare il nostro futuro a scuola. Nostra madre è una guerriera e noi saremo sempre al suo fianco”.